Università Federico II: storia della prima università statale

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Università Federico II
Università Federico II

L’Università Federico II di Napoli è un vanto per la nostra città. La storia dell’Ateneo ha origini molto antiche ed è ricca di studenti illustri. Il nome con cui la conosciamo oggi, Federico II, è stato attribuito all’università solo nel 1992. 

L’Università di Napoli fu istituita il 5 giugno del 1224, con un editto inviato da Siracusa dell’imperatore svevo e re di Sicilia, Federico II. La novità rispetto agli altri Ateni italiani è che l’Università di Napoli fu la prima a nascere con un atto imperiale con l’intento di creare e formare i futuri dirigenti del governo. Come accadeva spesso nella storia italiana, la Chiesa non tardò ad influenzare la vita culturale. 

L’imperatore, che si trovava a Palermo, capitale del suo regno, scelse come sede dell’importante Università Napoli, per vari motivi. Innanzitutto l’Università venne creata all’interno del Regno per favorire i sudditi nella formazione senza dover affrontare faticosi viaggi. L’università in questo modo si trovava al centro dell’Impero ed era facilmente raggiungibile. La scelta ricadde su Napoli anche per la sua tradizione culturale e il suo legame con la figura storica di Virgilio. 

Università Federico II di Napoli
Università Federico II di Napoli

L’Università Federico II di Napoli ha vissuto anche alcuni momenti bui, ma non ha mai smesso di dare un contributo notevole al monso universitario attirando molti docenti illustri. Nel 400, durante il dominio aragonese, l’Ateno venne chiuso, fino alla sua riapertura nel 1507, all’interno del Convento di San Domenico Maggiore. Negli anni successivi, a causa del proliferare di scuole private e colleggi, l’università non visse momenti molto proficui, fino al 700, quando anche il filosofo Giambattista Vico entrò nell’Università come insegnate. 

Anni importanti furono il 1735, quando nascque la prima cattedra di astronomia in Italia e il 1754, anno della prima cattedra di economia del mondo.

Successivamente l’università fu traferita nel Convento del Salvatore, fino al 1884, quando dopo una violenta epidemia di colera, l’università fu spostata, nella nuova sede di Corso Umberto I, dove tutt’ora risiede.

 

 

 

Fin da subito le discipline privilegiate nell’Università di Napoli furono quelle legate alla medicina e alla teologia (tra gli insegnanti anche Tommaso D’aquino). 

L’Università Federico II, rappresenta ancora oggi il più grande centro di ricerca del Mezzogiorno. Si compone di quattr scuole e 26 dipartimenti. L’Ateneo conta 42 Centri di ricerca e di servizio, 2 Orti botanici, 108 biblioteche di cui una telematica e 12.000 postazioni informatiche.