Sorbillo è forse uno degli esempi più eclatanti dei segni della crisi a Napoli. Ha fatto molto discutere la sua intervista al Corriere del Mezzogiorno dove annunciava la chiusura di 4 delle sue pizzerie tra Napoli e Milano. Uno sfogo dovuto anche al divieto di Vincenzo de Luca di consentire le consegne a domicilio. Sorbillo, che l’anno scorso già aveva dovuto affrontare il dramma di una bomba contro l’ingresso del locale, si trova di fronte ad un altro momento difficile.
La riapertura, anche solo per le consegne a domicilio, garantirebbe la sopravvivenza minima di molte attività del territorio.

Tra le pizzerie di Sorbillo che potrebbero chiudere c’è anche quella sul lungomare di Napoli che ha un affitto molto altro. Dalle sue parole non si capisce se si tratta di una decisione già presa o solo di una sfogo data la drammaticità della situazione. Le altre pizzerie indicate da Sorbillo che potrebbero chiudere sono “zia ernestina” al Vomero, ma anche due punti a Milano, Olio a Crudo e Zia Esterina.
L’unica pizzerie di Sorbilo che oggi continua a lavorare è quella di Tokyo, dove si serve anche la pizza al tavolo regolarmente.