Roscigno Vecchia: il paese fantasma del Cilento

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Roscigno Vecchia 1
Roscigno Vecchia 1

Roscigno fa parte della Comunità montana Alburni, del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e della Diocesi di Teggiano-Policastro.

Il paese si divide in due parti: Roscigno Vecchia e Roscigno Nuova. Oggi, vi vogliamo parlare di Roscigno Vecchia, un piccolo borgo fantasma, completamente disabitato a causa delle continue frane. Nel Borgo di Roscigno, oggi vive solamente un uomo, Giuseppe Spagnuolo, il cui intendo è salvaguardare il paese, e che racconta ai turisti che vi approdano, la sua storia, un luogo dove tutto sembra rimasto immobile.

Il paese deserto offre un emozionante viaggio indietro nel tempo: la chiesa principale di San Nicola di Bari, la fontana, le botteghe, le stalle, la fucina del fabbro, sembrano narrare un passato che non si può cancellare del tutto.

Dopo l’arrivo delle telecamere del National Geographic, il borgo attira ogni anno circa 20.000 turisti, che entrano in un mondo quasi fatato, dove il tempo si è fermato, e dove il silenzio regna sovrano, e viene interrotto solo dal rumore del vento fra gli alberi e dal cinquettio cicale.

Roscigno Vecchia - Chiesa di San Nicola Di Bari
Roscigno Vecchia – Chiesa di San Nicola Di Bari

“Nei locali restaurati dell’ex casa canonica e del vecchio municipio c’è oggi il museo di civiltà contadina che raccoglie le testimonianze della vita e del lavoro della gente di Roscigno: circa cinquecento pezzi ordinati secondo i temi dei cicli lavorativi specifici della zona e organizzati in moderni criteri espositivi.

La raccolta è attualmente divisa in sei sale, ciascuna dedicata ad uno o più aspetti della cultura popolare locale: il ciclo della vite e del vino, il ciclo dell’olivo e dell’olio, l’allevamento e la produzione del formaggio, la lavorazione dei campi, il ciclo del grano, l’aratura, la mietitura e la trebbiatura, il trasporto, la lavorazione della lana, la produzione del pane, la casa.” RoscignoVecchia

Giuseppe, funge da cicerone e mostra fiero la bellezza questo borgo, quasi dimenticato da Dio,che fu definito da Onorato Volzone, giornalista de Il Mattino, la “Pompei del 900“. Roscigno, rappresenta un vero Paese-Museo in quanto la modernità non ha intaccato per nulla i suoi tratti urbanistici ed architettonici, lasciando i segni distintivi di un paesello agro-pastorale.

Nel 1998 Roscigno Vecchia è stata inserita nella lista dei siti patrimonio Unesco, insieme al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, l’area archeologica di Paestum e la certosa di Padula. 

Il paese è suddiviso in vari agglomerati di case in base ai mestieri dei proprietari, e molte strade sono inaccessibili a causa delle continue frane che ancora oggi caratterizzano il paese. Se vi trovate a passare di qui, mi raccomando fermati a curiosare tra le bellezze dei vicoli di questo piccolo borgo, ad accogliervi, ci sarà il signor Giuseppe, la sua pipa, e le sue caprette che abitano libere tra le rovine.