Rione Luzzatti: la periferia di Napoli raccontata nell’Amica Geniale

Le due ragazze dell'Amica Geniale vivono nel Rione Luzzatti, un'aia alla periferia Est di Napoli. il rione Luzzatti è diventato protagonista di tantissimi tour per i turisti, ma cosa conosciamo di questo luogo?

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Il rione Luzzatti alla periferia di Napoli
Il rione Luzzatti alla periferia di Napoli @Ansa

La fiction l’Amica Geniale, seguita da milioni di spettatori, ha fatto porre l’attenzione su un quartiere alla periferia di Napoli: il Rione Luzzatti.

Con la tetralogia di Elena Ferrante e la successiva trasposizione televisiva, il rione Luzzatti è diventato protagonista di tantissimi tour per i turisti che arrivano da tutto il mondo, per vedere le strade ed il luoghi dove è stato ambientato l’amica geniale.

Il Rione Luzzatti è una delle prime periferie di Napoli, situato a due chilometri da Piazza Garibaldi. A due passi ci sono il Centro Direzionale, dove c’è il nuovo Palazzo di Giustizia, con il carcere e il cimitero di Poggioreale, il più importante della città.

amica geniale
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Ebbene, nonostante l’attenzione che sta vivendo il Rione, questa zona è ancora una terra di confine, dove, nonostante i murales ispirati all’amica geniale, è ancora viva una situazione di emergenza.

In realtà, il Rione Luzzatti custodisce una storia bellissima. La zona, dove un tempo scorreva il fiume Sebeto, è stata bonificata tra il 1914 e il 1925. Gli edifici sono stati finanziati tramite l’Istituto autonomo case popolari di Napoli. Il rione infatti prende nome da Luigi Luzzatti, ministro che propose la legge 251/1903 per dare il via alla costruzione delle case popolari. Il rione nasce con i tipici parchi, che gli abitanti chiameranno cancelli, fatti da palazzi di tufo giallo, dotati di scantinati con quei passaggi d’aria che Lila e Lenù usano per giocare nella celebre sequenza della bambola e della prova di coraggio.

Altra storia che riguarda il Rione è un miracolo accertato dalla Chiesa Cattolica. Nel 1929, in una palazzina viveva la signora Clotilde Fiamma con suo marito e i numerosi figli. L’ultima gravidanza portò la donna in fin di vita, tanto che venne chiamato il parroco per l’estremo saluto. Questi pose sul corpo della donna una immagine di Leonardo Murialdo, fondatore della congregazione dei Giuseppini. Nei giorni seguenti, la donna guarì. I medici non furono in grado di dare una spiegazione e il processo della Chiesa cattolica accertò il miracolo per intercessione del Santo.

Nel rione Luzzatti sorgeva anche il primo storico stadio del Napoli calcio. Lo “Stadio Ascarelli”, costruito da Giorgio Ascarelli, presidente della società sportiva, nel 1929. Lo Stadio, così come tutto il resto del rione, fu ridotto a un cumulo di macerie durante la Seconda Guerra Mondiale. Con il Piano Marshall furono edificati nuovi palazzi, soprattutto nell’area in cui una volta c’era lo stadio. La scuola fu ricostruita per intero e intitolata “Quattro Giornate”, proprio per ricordare l’evento che liberò la città di Napoli dall’oppressione nazifascista.

La Biblioteca Popolare, intitolata al professor Agostino Collina è ben rappresentata nell’Amica Geniale. In particolare alla figura del professor Collina è ispirato il personaggio del Maestro Ferraro nella serie tv.