Le sorgenti del Sammaro: tra bellezza e magia

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Il Sammaro è un affluente del fiume Calore e nasce da acque sorgive perenni alla falde del Monte Purolo,  nel comune di Sacco, per poi confluire prima nel Ripiti, poi nel Fasanella e infine nel Calore salernitanoSiamo nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, iscritto nella lista dei beni del Patrimonio Unesco dal 1998. Il sentiero, da fare a piedi perché in cattive condizioni, si addentra nei boschi tra faggi e castagni, rovi, rivoli e, talvolta, greggi di pecore al pascolo.

 

“Qui siamo sulle “Dolomiti del Sud”, un territorio di conformazione carsica ricco di torrioni e cuspidi, doline e falsopiani, tante grotte, fiumi e laghetti, ruscelli e cascate. Qui i percorsi d’acqua diventano tragitti per straordinarie escursioni, alla scoperta di maestosi scenari naturali, antiche tradizioni e preziosi luoghi dell’anima.”

Le sorgenti del fiume si trovano in prossimità di un ponte alto circa 150 metri su cui transita la strada che collega Roscigno con Sacco in un fantastico paesaggio ricco di verde e di acque. 

Il percorso per giungere alle Gole Del Sammaro partono da Sacco, dove poco fuori il paese, vi è presente un percorso abbastanza ripido, ma breve e senza particolari difficoltà.

La bellezza che vi si aprirà davanti è senza paragoni, dove si ha la sensazione di essere catapultati in un piccolo paradiso terrestre e dove corpo, anima e mente si sentono liberi e immersi nella natura.

Le acque che vi accompagneranno lungo il percorso sono limpide e incontaminate (infatti vi abita indisturbata la lontra, mammifero a rischio estinzione), e si combinano perfettamente con il bianco delle rocce ed abbaglia chi cammina sulle sponde. Nel suo primo km, l’acqua è totalmente priva di batteri, infatti è potabile.

Il punto più spettacolare, quasi fiabesco, è la Grotta di Jacopo, anche chiamata Grotta Grande di Sacco che si incunea tra due pareti di roccia sovrastate da una lussureggiante e umbratile vegetazione.