Vi è mai capitato di passeggiare per una piazza e trovare un piccolo teatrino con uno spettacolo di burattini? Di sicuro sarà capitato a tutti! E subito la mente corre a quando eravamo bambini e si aspettava la festa del paese per ridere a crepapelle con le buffe scenette di cui sono protagonisti i burattini. Ma da dove sono nati i burattini?
Le cosidette Guarattelle (burattini), erano teatrini di posa composta di pupazzi sorti a Napoli nel 1600 o qualche decennio più tardi;. Questi erano collocati nel cosidetto panchetto, una sorta di scatola vuota in legno, manovrati a mano attraverso la parte inferiore ricoperta da una pezza. I teatrini messi in scena dalle Guarattelle erano degli sfottò sugli usi e costumi dell’epoca e molto spesso “sfottevano” le classi governanti.

Tra le figure più conosciute c’è ovviamente Pulcinella, la maschera più amata dai napoletani, che spesso rappresenta l’uomo qualunque con tutte le difficoltà, talvolta comiche, della vita quotidiana. Il personaggio di pulcinella è irriverente, esuberante , ma allo stesso tempo rappresenta la furbizia e la pigrizia del popolo Partenopeo, sempre affamato come affamati erano i poveri del tempo. Anche la sua voce è particolare, poiché di solito viene rappresentato con un tono quasi metallico grazie ad uno strumento utilizzato dall’attore che gli da la voce utilizza.
Lo spettacolo delle Guarattelle non è passato mai di moda, anzi ancora oggi è presente nelle fiere e nelle feste, con rappresentazioni che spesso coinvolgono anche marionette che simboleggiano fugure politiche o personaggi famosi ai quali spesso Pulcinella dà qualche lezione.