La posteggia napoletana: un’arte diventata “corteggiamento”

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La posteggia napoletana
La posteggia napoletana

Alle ragazze, quante volte sarà capitato di passare per strada e di essere salutata con il classico “ciao bella“! Ebbene a Napoli, i giovani di oggi utilizzano dei metodi molto “originali” e “fantasiosi” per fare delle avance alle ragazze. Questo metodo di approcciare con il gentil sesso è comunemente definito “posteggia”. In realtà questo termine significa ben altro nella tradizione napoletana. La posteggia in origine non aveva il senso che ha ora nel dialetto partenopeo, ma era un modo particolare di fare musica, stando appunto “appustiati” (fermi ad un posto) per esempio sotto il balcone di una donna per dedicarle una serenata o girando per i tavoli di una taverna per allietare i clienti. Potremmo dire che il significato moderno della posteggia sarebbe una reinterpretazione, ossia fermarsi in un posto a parlare con una ragazza.

La posteggia napoletana
La posteggia napoletana

Secondo la tradizione napoletana, la posteggia si faceva con quattro, cinque elementi che suonavano chitarre,mandolini e violino ai quali si aggiungeva un cantante. Di veri posteggiatori ne sono rimasti in pochi purtroppo, ma pare che ultimamente la buona tradizione napoletana sia tornata di moda, infatti li si vede sempre più spesso suonare ai matrimoni della Napoli da bene.