La Gaiola tra bellezza e maledizione

1629
Isoletta della Gaiola
Isoletta della Gaiola

L’isola della Gaiola è una delle isole minori di Napoli; è sita dirimpetto alla costa di Posillipo, nel Parco sommerso di Gaiola. Gaiola o Caiola? Poco importa, ma di sicuro le storie che l’appartengono sono davvero tante.

Posto incantevole, panorama da mozzare il fiato, mare stupendo, ma… è davvero così tutto magnifico? Forse, anzi, siamo certi di no!

La Gaiola, è un’area marina protetta del golfo di Napoli ed è conosciuta oltre che per le sue bellezze e per i resti antichi ritrovati nelle sue acque, anche per il suo lato oscuro e misterioso. Sono molte le “sventure” e le disgrazie legate ai personaggi che negli anni hanno abitato e acquistato il posto. I napoletani lo considerano, infatti, un luogo “jellato”, poiché tutte le persone che ci hanno abitato o soggiornato hanno avuto disgrazie.

Storie e sventure…

Le storie oscure, legate a morti e a fallimenti sono molte, una delle più conosciute è quella risalente al 1926, anno in cui una nobildonna tedesca,annegò andando sull’isolotto della Gaiola che al tempo era collegato con una teleferica. I due uomini che ospitavano la donna si suicidarono per la tragica fine  della nobildonna.

Gaiola
Gaiola

Nel 1931, una barca di scugnizzi marinaretti del collegio Ascarelli-Tropeano fu travolta dalle onde sullo scoglio della Cavallara. Maurice Sandoz, ricco e facoltoso proprietario di una casa farmaceutica tedesca, acquisto la villa, e abitò sull’isola fino al 1950, anno in cui finì in una clinica psichiatrica perchè convinto di essere finito in bancarotta.

Paul Karl Langheim nel 1960, acquistò l’isola e decise di ridare vitalità a quell’angolo di Posillipo,organizzando feste, incontri mondani, causando così la “rovina” del ricco imprenditore. Fù così che venne acquistata da Gianni Agnelli, che la rivende dopo alcune tragiche morti nella sua famiglia.

La villa passò nelle mani del milionario, Paul Getty, magnate del petrolio,che entrò in possesso della Villa nel 1968, e dove le cose procedono per il verso giusto fino al 1973, quando la ‘ndrangheta rapì il figlio. Dopo aver pagato il riscatto di 17 milioni di dollari, il magnate lascia l’sola.

Tante e tante le storie, o meglio, le sventure che appartengono a questa villa, che ancora oggi porta con sè bellezza e mistero, paura ed emozioni.

Ultimamente, si è scoperto all’interno della villa, un quadro raffigurante un viso gigante e terrificante, che si pensava portasse sfortuna e perciò venne murato e nascosto. In realtà è probabile che quell’affresco rappresenti invece la Gorgone o forse Medusa, e in questo caso sia un simbolo di fortuna e prosperità, ma evidentemente quel proprietario non lo sapeva. Fa che “Medusa” si sia “offesa” e abbia punito tutti i proprietari che hanno acquistato la Villa? 

Forse si o forse no, non lo sapremo mai.

Oggi, l’isola appartiene alla Regione Campania.

 

Se non siete superstiziosi, e avete quel pizzico di coraggio vi invitiamo a partecipare a uno dei tour sui battelli con fondo trasparente o attività di snorkeling, che si svolgono. Oltre alla vita sommersa altri luoghi da vedere sono la grande Villa del Pausilypon con le sue terme, giardini, aree per spettacoli e la sua architettura in generale.