Perché andare in vacanza? Cambiare aria, vedere posti nuovi, rilassarsi o allontanarsi un po’ dalla gente che proprio non ci va giù. Queste sono alcune delle motivazioni che subito ci vengono in mente appena pensiamo di partire per un viaggio. Eppure anche se non lo vogliamo ammettere c’è un’altra ragione che molto spesso fa salire l’acquolina in bocca pensando a dover visitare un posto nuovo. Cosa è? Semplice: il cibo! Provare nuovi piatti e non pensare alla dieta quando si è in vacanza è un altro dei motivi che spinge a viaggiare. In ogni luogo c’è qualcosa di speciale e succulento a cui non si può proprio rinunciare. Si sa, in Italia si mangia bene e chi visita il nostro paese non può andare via senza portare con se qualche prodotto che ha gustato e forse non ritroverà in nessun altro posto del mondo. Se pensiamo alla Campania, tra le tante zone dove mangiare bene spicca il cibo Irpino che regala emozioni forti in tema di sapori.
Il caciocavallo. Foto da Wikipedia
Se andate a visitare l’Alta Irpinia, mettete per qualche giorno la dieta da parte e lasciatevi trasportare dalle bontà che questa fertile terra dona, di sicuro non potrete resistere. La cucina qui è semplice e genuina, ma capace di far rivivere gli odori e i sapori di un tempo. Tra i prodotti tipici del cibo Irpino c’è il caciocavallo, insieme ad altri prodotti caseari. A Monteverde si produce un’ottima birra (www.serrocroce.it). Altra produzione tipica della zona è il baccalà, anche se i borghi non si trovano direttamente sul mare, il consumo di questo prodotto non deve stupire, infatti rientra nella cucina povera di un popolo che ha dovuto arrangiarsi per far fronte alle difficoltà che lo hanno colpito.
Per un popolo che deve continuamente reinventarsi non potevano mancare delle nuove sfide, l’ultima è stata lanciata dal sindaco di Aquilonia che ha voluto riscoprire un antico cibo Irpino prelibato legato alla storia di tutti gli aquiloniesi: la Currescc r cucozza. Questa zucca viene fatta essiccare al sole e poi preparata in tante squisite ricette. Anche la pasta prodotta in Alta Irpinia è molto buona, un esempio è la pasta biologica artigianale Senatore Cappelli prodotta con semola di grano duro. Durante i lauti pasti che farete durante la vostra visita in Irpinia immancabile su ogni tavola sarà il vino. In questa zona si trovano tre perle dell’enologia nazionale: il vino rosso Docg, il Taurasi che accompagna piatti robusti e formaggi, e i due vini bianchi Docg, il Greco di Tufo e il Fiano di Avellino, dai sapori freschi e leggeri.