Atrani: il piccolo borgo ricco di tesori

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Atrani
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Atrani è un paese unico al mondo. Perchè?

Perchè si sviluppa in un solo chilometro ed è uno dei borghi più piccoli d’Italia.

Sebbene sia così piccolo, Atrani, è uno dei centri più pittoreschi della Campania, con stradine coperte, scale che attraversano bianche case e lussureggianti orti e giardini. Rinomato per la produzione della ceramica, è situato in una piccola insenatura, stretta tra alte pareti rocciose quasi a picco sul mare, allo sbocco della Valle del Dragone.

La graziosa spiaggetta da cui ancora oggi partono le barche dei pescatori e una ripida parete rocciosa stringono l’abitato dandogli il classico aspetto da presepe. Aspetto enfatizzato durante le festività natalizie da una illuminazione pubblica composta da luci multicolori. Il piccolo borgo si trova in una posizione a dir poco fortunata perchè dista solo 700 m da Amalfi, raggiungibile a piedi, ma è da questa nascosta grazie ad un promontorio roccioso.

Oltre ad essere una dei borghi più belli d’Italia, Atrani ha anche un altro primato, quello di essere il più piccolo comune d’Italia per superficie.

Cosa vedere ad Atrani

Atrani
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Atrani è un sogno da percorrere a piedi, lasciandosi trasportare dai piccoli sentieri che si inerpicano lungo la collina. Un borgo medioevale che conserva intatto il fascino del passato, unendolo alla sofistica bellezza del presente.

La Piazzetta è il cuore della cittadina, meraviglioso cortile urbano dove gli abitanti e i turisti di tutto il mondo si incontrano tra i tavolini dei bar e ristoranti o seduti sulle scale della chiesa di San Salvatore. La chiesa di Salvatore de Birecto è la prima cosa che si nota giungendo nella Piazzetta di Atrani. Chiamata un tempo anche  de Paltea, perchè vi si eleggevano imponendo loro il berretto i dogi della Repubblica di Amalfi, peraltro qui anche sepolti.

La Collegiata di S. Maria Maddalena in posizione dominante e spettacolare si trova nella parte più orientale del paese, è un monumentale complesso sorto nel 1274 e trasformato a più riprese, con vivace facciata barocca, cupola maiolicata ed elegante campanile a pianta quadrata in bassoe cella campanaria ottagonale a due piani.

Infine, Santa Maria del Bando, incastonata sulla parete rocciosa al di sotto della Torre dello Ziro, l’antica cappella è raggiungibile attraverso qualche centinaio di ripide scale che, dopo la fatica, regaleranno un panorama mozzafiato. Secondo la tradizione la chiesa prende il nome dall’antica usanza di annunciare i bandi dall’alto della sua terrazza. Accanto alla chiesa c’è la cosiddetta grotta dei Santi, dove in epoca medievale era presente un eremitaggio.